Diabete Off-Road @Â 2013 - Trail Soave Bolca
MTSB 2013 • Montefortiana Trail Soave Bolca 5 maggio 2013 • start h 8 Un classico appuntamento del veronese ... Issimo c'è! Cristian (presidentissimo DNL) di nuovo al via di un trail. Domenica 5 maggio tocca alla Soave Bolca, 33 km e 1950 d+. MTSB REPORT > Hyper Issimo! testo di Cristian Agnoli Il Presidentissimo chiude 15° assoluto la sua MTSB 2013 (220 gli atleti classificati). 3h38 e spiccioli (3h04 il tempo del vincitore, gap 34 minuti ovvero 1' al km!) per completare i 34 (!) e 1950 d+ dell'impegnativa corsa veronese. Atleticamente … trail impegnativo per distanza e dislivello, ma non particolarmente tecnico. In barba alle previsioni meteo, niente pioggia e temperature ideali, con cielo a tratti azzurro che lasciava apprezzare paesaggi e profili orografici. Percorso prevalentemente in salita in un continuo saliscendi a sfiorare i 2000 mt di dislivello positivo. Diversamente dallo scorso anno quando avevo corso "contratto e musone", questa edizione l'ho affrontata con concentrazione e serenità . Da "tappeto persiano" a "trailrunner" il passo sembrerebbe breve … ho saputo ascoltarmi, e mi sono salvato in calcio d'angolo: 3 giorni di riposo assoluto mi hanno permesso di presentarmi al via della corsa rinfrancato e più pimpante del previsto. Sono stato bravo a non forzare mai, a non andare fuori giri anche quando qualcuno ti superava o la salita si faceva "appesa". Dopo una partenza prudente, dal 5° al 15° km ho recuperato almeno 15 posizioni, e altre 4/5 fino al 25°. Poi dal 28° al 30° km una piccola crisi mi ha fatto retrocedere un po', ma non troppo, perché nel finale calano quasi tutti. Ripresomi ho badato a chiudere in "scioltezza" controllando qualche accenno di crampi ai polpacci e al quadricipite dx. Lontano certo dalla mia forma migliore ma in grado di portare a termine una prestazione più che dignitosa. Non ho avuto la progressione nel finale che auspicavo, soprattutto per un mio errore nella gestione delle integrazioni, ma anche per un po' di affaticamento muscolare. Risultato? Ne ho messi dietro 205 e 14 mi hanno preceduto. Arrivo sempre e comunque "esimo", prendo un minuto al km dal primo (il compagno di team Francesco Cazzola) … quindi sono un emerito "nessuno". Se però solo penso alle pessime sensazioni provate in settimana, quasi non credo alle mie "gambe" … poi in corsa, quando recuperi posizioni, ti verrebbe voglia di fare ancora meglio. Ma la piccola crisi occorsami tra il 28° e il 30° km mi ha fatto riperdere quanto faticosamente conquistato e almeno 5 minuti sul crono finale. Bene così, l'importante era fissare una solida base di partenza per la stagione del trial. E forse ci sono riuscito. Ancora però mi concedo una settimana di relativo scarico. Non avverto ancora quella "forza dentro" e quello "slancio" necessari per ambire gli obiettivi che mi sono prefissato. Non debbo avere fretta: paziente, umile, determinato. Tecnicamente … corse di questo tipo, prevalentemente in salita e senza tratti eccessivamente tecnici, anche in presenza di fango e terreno argilloso, non richiedono una scarpa specialistica. Mi sono affiato alle mie Brooks GHOST 7 da strada, stabili, ammortizzate e con una suola che garantisce comunque un buon grip anche in off-road. In discesa ho fatto meglio del solito. Scelta azzeccatissima … anzi mi sto interrogando se come insegna il buon Olmo, o meglio insegnava, la scarpa da running tradizionale, purché stabile e sufficientemente solida, non sia meglio di tanti "scarponi" da trail. Tra Cascadia e Ghost vedremo dove andrò a parare … certo è che non ho ancora trovato una "calzatura" specialistica che mi soddisfi a pieno. Piuttosto che provare l'ennesima scarpa sbagliata e buttare via soldi vado con una classica A3! Fisioterapicamente … il lavoro sugli ischio-crurali sembra funzionare. Un po' il tendine rotuleo ancora duole, ma ho capito quali muscoli allungare. La gamba destra è piuttosto affaticata, sobbarcandosi il grosso del lavoro. Debbo quindi anche diminuire il deficit di potenza tra le due gambe. Ce la farò in tempo utile prima dei grandi ultratrail estivi? Metabolicamente … Per fortuna che nell'anteprima avevo scritto di aver rilevato un solo "over 200" negli ultimi 15 giorni e di aver ripreso il controllo del mio compenso glicemico. In 24 ore mi sono trasformato in un "diabetico scompensato da T.S.O." e ho rovinato la media con una serie di errori dietro l'altro. Risveglio in iper per abbuffata di gelato con panna montata la sera precedente senza correzione, colazione con nuove fette biscottate artigianali pesate con approssimazione e dimenticando pure di contare nutella e marmellata che ci ho spalmato sopra. Alle 5.30 del mattino manco evidentemente di lucidità . Nessuna sorpresa dunque per il 348 mg/dl a 10 minuti dal via. Asino! Ho deciso di bolarmi con 2 unità per riportarmi in fretta su valori "decenti". Prima volta che lo faccio in situazione di "gara". Già a partire dal 10° km ho rilevato un 139 mg/dl grazie al glucometro al seguito: ho proseguito concentrato sulla prestazione integrando con una barretta da 13 gr di cho. Successivamente ho però sottovalutato il picco d'azione del bolo insulinico e per pigrizia o supponenza non ho più voluto misurarmi la glicemia nonostante i ritmi del trail lo permettano senza problemi. Ho anche sperimentato un nuovo integratore "gel" senza prendermi la briga di leggere con attenzione il contenuto di cho che era la metà rispetto a quello che avevo inteso leggendo le scritte mentre correvo. Dunque ho assunto meno zuccheri di quanto credessi e sono finito (credo) in lieve "ipo" nel finale: il 71 mg/dl post-race è un indizio in tal senso. Nulla di grave, per carità , errori veniali e che alla fine poco hanno cambiato il mio destino di gara e credo poco cambieranno le mie prospettive di vita … Nel resto della giornata invece mi sono riposizionato su ottimi valori, con timing e dosaggi insulinici perfetti nel gestire pasti anche estemporanei. La mia attenzione alla patologia cronica manifesta qualche cedimento: se abbassi la guardia, subito paghi dazio! Il buon compenso di medio-lungo periodo, la conoscenza dei "fondamentali" mi consentono di sfangarla anche quando mi trovo a gestire situazioni che secondo le famose "linee guida" sconsiglierebbero di proseguire l'attività fisica e dovrebbero metterci in crisi. Roba da terapia di gruppo tipo Partito Democratico dopo la sconfitta elettorale :-) Per fortuna che "io me la cavo"! Mai dire "speriamo che la glicemia si comporti bene" … la glicemia si comporta in conseguenza delle nostre azioni! Buonsamaritanamente … intorno al 15° km un concorrente si è rivolto a me chiedendomi cosa fare per rimediare al mal di stomaco che lo attanagliava. Non so per quale motivo proprio a me e io non so come ho fatto ma gli pure suggerito che al ristoro del 19° km c'è la mia compagna e che le avrei chiesto di vedere se aveva un "biochetasi". Memorizzato il numero di pettorale e il colore della divisa, avvistata Monica con Cherubina le ho urlato i dettagli dell'intervento. Per fortuna che nel mio borsellino avevo una provvidenziale bustina del medicinale anti-nausea/gastrite e tutto si è concluso positivamente e tempestivamente come ho poi saputo all'arrivo quando l'interessato è venuto a ringraziare Monica e me. Nutrizionalmente … non ho avuto modo di testare i "pavesini" come integratore perché ho scelto di correre senza marsupio o zaino al seguito e la confezione di biscottini che tanto piacciono a grandi e piccini era troppo ingombrante. Ho preferito gel e barrette utilizzando i numerosi ristori per idratarmi. Ma non mancherò di farlo prossimamente. Sperimentalmente … ritrovarsi a dover gestire troppe novità può diventare esperimento difficile anche per chi, come me, ha fatto della "sperimentazione su se stessi" un'abitudine. Tanta carne al fuoco per questa occasione: capire se mi ero bruciato già nel primo quadrimestre 2013 o se fisicamente ero ancora all'altezza, testare nuovi integratori, gestire iperglicemia e bolo correttivo durante la gara, controllare l'efficienza tendinea e muscolare, riabituarmi al ritmo gara in un trail. Non ho ancora la sufficiente concentrazione per fare tutte queste cose all'unisono e alla perfezione. So lavorare in background, ma non ancora a 360° gradi. Oggi mi sono dimenticato di dare il giusto peso a tutte le variabili, in particolare al mio imperfetto metabolismo degli zuccheri ho riservato troppa poca attenzione, o meglio, ho mancato di applicare quello che so alla fisiologia dell'esercizio. Un po' sono felice di non ragionare da "diabetico" quando corro, cioè di non preoccuparmi della mia condizione patologica. Ma questo non significa "dimenticarsene" … Nessuno è perfetto, ma tra imperfezione e perfezione c'è una via di mezzo sostenibile: è su questa via debbo avviarmi! And now … where are you heading to … non mi è chiaro se ho imboccato la direzione giusta, probabilmente lo saprò tra qualche settimana. Per trovare la strada giusta bisogna seguire la strada che non porta in nessun posto. Per ora prendo posizione … da qualche parte andrò! Resta il ricordo di una bellissima giornata, condivisa con i compagni di team, amici e famiglia. Le mie donne mi seguono sempre anche se bisogna svegliarsi presto e modificare ritmi e abitudini … grandi e piccine, tutte a tifare per Issimo! Anteprima Trail Soave Bolca - Issimo Dixit • 4 maggio 2013 Sempre a scrivere … un po' come esercizio di ripasso e riflessione condivisa e di utilità sociale, un po' con la voglia di "raccontare" senza eccedere in "autoreferenzialità " e "retorica" oltre il minimo sindacabile che non si nega a nessuno. Lontano dalle aggregazioni e impossibilitato a utilizzare l'anagramma di Mrs Lina Insu a causa di plagio reiterato e uso distorto del messaggio da parte di disperati in buona fede (e la buona fede è pericolosissima, a buon intenditor …) inizio il mio percorso di 17/18 settimane verso i 168 km e 9600 d+ dell'Ultra Trail del Monte Bianco del prossimo 30 agosto 2013. Ma sull'argomento riempirò il sito con resoconti e tabelle per addetti ai lavori … sperando di completare la mia "ultra" roadmap senza infamia e senza gloria. Fino a una settimana dopo la maratona di Vienna il mio rapporto con l'attività fisica è stato se non idilliaco comunque generatore di entusiasmo e propositività , anzi dovevo addirittura contenere la propensione alle uscite per non "esagerare": a 42 anni e con qualche articolazione scricchioleggiante meglio darsi una "calmata". Nell'ultima settimana invece sono "praticamente un tappeto persiano" … così rispose un amico in difficoltà all'operatore del 118 che gli domandava come si sentisse. Tre allenamenti di fila (domenica, martedì e mercoledì) con pessime sensazioni: stanchezza, spossatezza, passo corto e affaticato = STOP! In più mi sono beccato un infiammazione al collo con conseguente dolore, soprattutto notturno e dunque sonno disturbato e di scarsa qualità . In effetti dopo Vienna non ho scaricato nè con le parole e nemmeno con i fatti: tra trail e fartlek mi sono dato la mazzata finale contando troppo sulle mie riconosciute, ma non necessariamente attuali, "doti di recupero". Da buon "tappeto persiano" mi sono sono fermato per 3 giorni di fila e domenica, mi presenterò al via della Soave Bolca con umiltà e curiosità allo stesso tempo: partirò piano e proverò a vedere di accelerare nel finale. Se ci riuscirò vorrà dire che si è trattato di una stanchezza occasionale, altrimenti mi fermerò per un'altra settimana e rigenerarmi. L'UTMB, per ora, lo vedo con il binocolo … Ho predisposto un programma a blocchi di 3 settimane per un totale 6 cicli da 7 a 20 h di uscite totali. Non mi sono prefissato allenamenti e tabelle troppo rigide, ma degli obiettivi da raggiungere per ciascun blocco: riabituare muscolatura e testa al trail, stimare la velocità ascensionale sostenibile su 1000 d+, consolidare la forza lipidica, migliorare in discesa, testare il ritmo gara sostenibile sulle 20/30 ore, allenamenti in notturna e in privazione di sonno, workout con bivacco in notturna, testare integratori e alimentazione sostenibile etc etc. Prevedo al massimo 4 uscite alla settimana per non "usurarmi" troppo e se avrò tempo e forze, inserirò un'uscita in bici, giusto per non perdere confidenza con i pedali e prendermi qualche soddisfazione con i ciclo:melliti se ci sarà qualche rimpatriata. Anche se può sembrare monotona la "monodisciplina", il trail si presta a diverse declinazioni e comunque consente di allenarsi in natura il che rende il tutto più divertente anche se molto faticoso. Poi io godo solo nell'inventarmi un nuovo tipo di allenamento o nel disegnare un percorso in autogestione. Sicuramente in termini meramente prestazionali perderò tanta velocità , ma ogni secondo al km perso lo riguadagnerà , spero, in benessere e resilienza. "Fatica ne faccio tanta e ogni volta torno comunque a casa stanco e contento" ... Il ginocchio continua a tormentarmi ma secondo il mio chinesiologo di fiducia si tratta di un problema legato alla scarsa elasticità muscolare dei miei ischio-crurali. Insomma mi devo fare un mazzo tanto anche con lo stretching strategico. Ho fissato comunque una visita con ortopedigo luminare della zona per valutare altre terapie parallele (acido ialuronico, onde d'urto) perchè con i carichi di lavoro che andrò a sostenere nelle prossime settimane non credo lo stretching sia sufficiente. Ho ripreso in mano la mia gestione metabolica di cui avevo perso il controllo nell'ultimo mese. Sono tornato a conoscere il mio rapporto i:cho con precisione: nelle ultime due settimane ho rilevato solo un over 200 e ottime glicemie post prandiali pomeridiane e al risveglio, che prima zoppicavano un po'. Sto mangiando bene e negli ultimi giorni ho aumentato le quantità superando i 300 gr di cho die (all'interno di una dieta equilibrata 55/60% cho 25/30% grassi 15/20%proteine). Viaggio a 14 unità di basale (8 h 22,00, 6h 12). Ho diminuito la differenza di unità tra le due iniezioni per garantirmi maggior copertura tardo pomeridiana e sembra funzionare, glicemie alla mano. Le analisi del sangue le farò a fine maggio: la mia ultima glicata è di 6,7 (fine marzo) in linea con il mio storico degli ultimi anni (min 6.3-max6.8). Fisicamente sono piuttosto "tirato" stabilmente intorno ai 68 kg. Appena ho tempo farò una BIA e una plicometria giusto per verificare che al peso corrisponda una buona composizione corporea. Al trail Soave Bolca non so bene come arriverò in fondo visto l'andazzo degli ultimi giorni ma ci provo lo stesso: non si può sempre essere al 100% e comunque come dimostra Vienna bisogna prenderla con filosofia e fantasia. A volte credi di avere fatto tutto bene e ti capita una giornata no, a volte ti sembra di avere sbagliato tutto, e trovi la giornata sì. So solo che ho voglia di correre nel piacere con piacere e per farlo del tutto devo ritrovare un po' di brillantezza fisica in più (e correre con saggezza e non da stordito pieno di attriti come ho fatto lo scorso anno) Spero questo trail sia un percorso di collegamento al sentiero della felicità ! Integratore in gara da testare: i pavesini, in onore dell'amico Piero Grazzi e di mia figlia Cherubina (entrambi ne vanno ghiotti) [work in progress] |